Comunicato in risposta alle dichiarazione del nuovo vescovo di Roma.
La nostra Chiesa celebra e benedice ogni famiglia fondata sull’amore autentico, superando visioni esclusive e discriminatorie.

A fronte di affermazioni come quella del nuovo vescovo di Roma – secondo cui “la famiglia è fondata sull’unione tra uomo e donna” – la nostra Chiesa sente il dovere di rispondere con chiarezza e decisione. Non condividiamo questa visione ristretta della famiglia. Ridurre la famiglia a una formula esclusiva uomo-donna finalizzata alla procreazione biologica è teologicamente povero, antropologicamente superato e pastoralmente dannoso. Ci sono famiglie fondate sull’amore tra due uomini o tra due donne che si sostengono a vicenda, crescono figli, curano relazioni profonde e testimoniano il Vangelo della fedeltà e della solidarietà meglio di molte unioni tradizionali, definite così dai conservatori. Queste sono famiglie. E noi le riconosciamo, le accogliamo e le benediciamo.
 
La Chiesa Vetero Cattolica Riformata ribadisce che l'omosessualità è una variante naturale del comportamento umano, non una deviazione né una colpa. Le Sacre Scritture, interpretate con serietà e competenza, non condannano l’amore tra persone dello stesso sesso. La creazione nella polarità uomo-donna non esaurisce né limita le possibilità d’amore secondo Dio. La vera fecondità non è solo generare figli, ma generare vita, cura, responsabilità, Vangelo.
 
Non accettiamo che le unioni omosessuali siano definite “contro natura” o “intrinsecamente disordinate”. Non tolleriamo che l’amore tra persone dello stesso sesso venga considerato peccato solo per il fatto di esistere. Rifiutiamo che si continui a negare a queste coppie i sacramenti, le benedizioni, la dignità ecclesiale. Noi benediciamo l’amore, noi celebriamo il matrimonio tra tutti i tipi di coppie, di ogni amore autentico. Perché Dio è Amore. E nessuna formula dottrinale può contraddire questo fondamento assoluto della fede cristiana.
 
Chiunque viva una relazione fondata sull’amore reciproco, sulla fedeltà, sul rispetto e sul dono, troverà nella nostra Chiesa non solo accoglienza, ma anche piena dignità e celebrazione della loro unione. Il Regno di Dio non esclude. E nemmeno noi. Famiglia è dove c’è Amore. Punto.
 
++Stefano, arcivescovo primate

 


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